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Pet sitter perfetto: una guida per trovarlo

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Come scegliere il pet sitter e lasciare i tuoi animali in tutta sicurezza.

“Pet sitter vicino a me” è una delle ricerche più comuni, fatta da chi ha un cane o un gatto, sui motori di ricerca. Quando devi lasciare i tuoi animali a qualcun altro non è mai semplice e, se anche tu hai un animale, sai di cosa parlo.

Trovare qualcuno che possa occuparsene proprio come faresti tu è fondamentale per trascorrere una vacanza senza ansia o per riuscire a concentrarti durante quella riunione che non ti ha permesso di tornare a casa per pranzo.

La vicinanza del pet sitter non è però l’unica cosa da valutare.

Oltre a fare la pet sitter (negli ultimi tempi saltuariamente) ho undici animali (ecco perché lo faccio saltuariamente 😅), so quanto sia difficile lasciare il proprio cane o il proprio gatto ad altri e so anche quanta responsabilità c’è nell’occuparsi di altri animali, e anche quanta imprevedibilità.

Sonja e Buck - dog sitter e cane mix husky alano
Io e Buck, mix alano-husky, durante una delle nostre passeggiate

L’amore per gli animali non basta

Le figure dei cat sitter e dei dog sitter, o anche dei pet sitter che si occupano di animali esotici, stanno aumentando, ma sono tutti veramente all’altezza del ruolo che sono chiamati a ricoprire? Hanno le conoscenze, le capacità e l’attenzione necessaria per prendersi cura dei tuoi animali?
Perché l’amore e la passione per gli animali non bastano.

Se il dog sitter è a passeggio con un cane maschio di taglia grande, e viene strattonato perché vede un cane in lontananza, il dog sitter ha la forza, l’equilibrio e la velocità di riflessi necessaria per bloccarlo senza essere trascinato via? O magari la capacità di prevenire l’incontro, accorgendosi del cane prima del suo?
Il cat sitter ha l’attenzione e l’occhio per accorgersi che il gatto fatica ad andare nella lettiera e potrebbe avere un blocco urinario così da avvisare subito il suo padrone?
Ha la capacità e l’inventiva per recuperare un gatto, che non lo conosce, scivolato in giardino dal primo piano dal balcone non messo in sicurezza (Federico mi hai fatto perdere 10 anni di vita!) e riportarlo in casa?

Ecco, questi sono solo alcuni degli episodi che mi sono trovata ad affrontare nella mia attività di pet sitter, alcuni dei quali, come un cane che tira e gli incontri con altri cani, sono la norma in questo lavoro e per chiunque abbia un animale.

Chi deve gestire un cane o un gatto sa che l’imprevedibilità è sempre dietro l’angolo, mantenendo determinati comportamenti, però, si può cercare di ridurre il rischio.
Ma come si può fare?

Di seguito analizzerò alcuni punti chiave da considerare nella scelta del pet sitter.
Alcune caratteristiche, di cui è fondamentale sia in possesso, e altre che danno valore aggiunto alla sua professionalità.

La guida definitiva per trovare il pet sitter ideale: i punti chiave da considerare

Punto 1 – Età: un minorenne può fare il dog sitter?

La risposta è NO.
Spesso mi capita di vedere annunci di ragazzi quattordicenni che si offrono per portare a passeggio i cani. È lodevole, sia l’amore per gli animali sia il volere utilizzare il proprio tempo in un lavoro, ma fare il pet sitter non è un lavoro per minorenni, sia per motivi fiscali, che per responsabilità civili e penali.

Per occuparsi di un animale occorre avere esperienza e a quattordici anni non si può avere.

Punto 2 – Corporatura: sarà il dog sitter a portare a passeggio il cane o viceversa?

Arriviamo così al secondo punto. Il pet sitter ha il fisico adatto per prendersi cura del tuo cane?
Questo sarebbe un punto importante anche per chi decide di adottarne uno, eviteremmo di vedere esili signore anziane trascinate da cani troppo grandi per loro. (Di questo parleremo in un altro articolo dove analizzeremo la scelta del cane più adatto a noi.)

No, non stiamo facendo body shaming, ma ci sono cani che non sono stati educati ad andare al guinzaglio, ad esempio, o cani comunque educati, ma energici.

Mi sono occupata di Totò qualche anno fa, un mix pittbull-pastore tedesco: 35 chili di bellezza, muscoli ed energia. Le passeggiate con lui erano una via di mezzo tra la tredicesima fatica di Ercole e una Spartan Race edizione canina.

Io 49 chili e lui 35. Avrebbe potuto portare a spasso me, ma l’esperienza sul campo ti permette di prevedere certe dinamiche e di capire il modo migliore per far sì che la passeggiata sia divertente e non una tortura.
Questo ci porta al prossimo punto.

Punto 3 – Esperienza: ingrediente fondamentale

Una persona che ama gli animali ma non ha avuto mai animali non è propriamente adatto per ricoprire questo ruolo. È vero che si deve pur imparare ma iniziare a prendere familiarità con gli animali facendo il pet sitter non è la soluzione più adatta.

Per ogni lavoro occorre esperienza. Gestire un animale ci porta a dover affrontare eventi spesso imprevedibili ma l’esperienza permetterà di avere conoscenze maggiori per poter affrontare le diverse esigenze degli animali e sapere come gestire situazioni di emergenza o prevenirle.

Avere degli animali o averne avuti in passato, è fondamentale per essere in grado di occuparsi di altri animali nel presente, avere affrontato determinate problematiche con i propri animali permette di riuscire a gestire le necessità più diverse.

Anche avere fatto volontariato in una struttura come un canile o un gattile è un valore aggiunto.
Di sicuro avere avuto a che fare con tanti animali differenti ha messo la persona di fronte ad animali spaventati, a cani che tirano, a gatti diffidenti.

Punto 4 – Certificazioni: i vantaggi di scegliere un pet sitter specializzato

In Italia non è necessario avere frequentato un corso e avere conseguito un diploma per lavorare come pet sitter, ma affidarsi a qualcuno che, oltre ad avere esperienza con gli animali, ha frequentato un corso specifico è di certo un valore aggiunto.

Un pet sitter certificato ha completato corsi e programmi di formazione specifici nel campo della cura degli animali domestici. Ha acquisito elementi di biologia e di etologia, di psicologia comportamentale, conosce il linguaggio del cane e del gatto, come gestire lo stress.

Un pet sitter che ha terminato un corso acquisisce anche conoscenze per gestire diverse situazioni e necessità degli animali, come la somministrazione di farmaci, la gestione del comportamento o il primo soccorso per far fronte alle situazioni più diverse.

Una certificazione non dà la sicurezza di avere davanti a sé il pet sitter perfetto, certo: la professionalità è un mix di attitudine, esperienza e competenza ma, sicuramente, sai di avere davanti a te un professionista preparato con una base di conoscenze fondamentali per la gestione del tuo animale.

Punto 5 – Referenze: non c’è niente di meglio del passaparola!

Il passaparola è fondamentale sia come opzione di ricerca di un pet sitter che per valutare e selezionare le diverse opzioni trovate.

Sono le recensioni online…ma nella vita reale!

Non c’è niente di meglio dell’esperienza di chi ha già affidato il proprio cane o il proprio gatto a quel pet sitter per decidere chi si occuperà dei tuoi animali.

Quindi…una volta cercate diverse opzioni sul nostro portale…qualche domanda ai tuoi contatti ti aiuterà a chiarirti meglio le idee.

Punto 6 – Incontro conoscitivo: scegli con consapevolezza!

Incontra dal vivo il pet sitter, fagli domande, ascolta quello che ha da dire!
Ho avuto esperienza con vari pet sitter: qualcuno, seppur non conoscendo i miei animali, non ascoltava le indicazioni che gli davo e voleva fare a modo suo, qualcuno poi ha fatto a modo suo, qualcuno non ha trovato neanche il tempo per venire a conoscere gli animali prima della data in cui mi sarebbe servito.
Non devo di certo aggiungere che la mia scelta non è caduta su questi pet sitter.

Conosci, prova e decidi. Sulla carta spesso sono tutti perfetti, è in un secondo momento che si nota ciò che non va.

Per concludere

Abbiamo parlato di come dovrebbe essere la persona che si occuperà del tuo cane o del tuo gatto, ma una parte importante è nelle tue mani.

Troppo spesso chi ha un animale contatta un pet sitter pochi giorni prima della sua partenza per le vacanze.

Mi chiedo come sia possibile lasciare un animale a una persona che non si conosce, che non ha visto i nostri animali più di una volta, di cui non sappiamo nulla.


Lasceresti tuo figlio, la tua auto, le chiavi di casa a un perfetto sconosciuto? NO.
Non dovresti farlo neanche con il tuo animale.

Non parliamo di oggetti ma di esser senzienti che devono conoscere la persona che si occuperà di loro per evitare traumi emotivi e vivere al meglio il periodo di separazione dal proprio padrone.
Quindi è giusto cercare una persona competente ma fai anche tu la tua parte e prenditi del tempo per trovarla e per farla conoscere l tuo cane o al tuo gatto!

Quindi ecco i miei sei consigli per trovare il tuo pet sitter ideale.
Fammi sapere cosa ne pensi e…se hai altri consigli…lasciami un messaggio!

Autore:

Sonja Toni

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