La prassi per un’adozione è la seguente:
• un adottante può adottare un cane in rifugio, valutando tutti quelli presenti nella struttura, accompagnato da una di noi o da uno dei volontari presenti.
• vengono richieste informazioni sull’ambiente in cui il cane verrà inserito, ad esempio la presenza di eventuali altri animali o bambini, la presenza o meno di giardino recintato, le abitudini di vita dell’adottante… Non lo facciamo per farci i fatti vostri, beninteso: abbiamo a cuore il cane che va in adozione, e se non riteniamo consona la situazione non lo faremo adottare dall’adottante sbagliato.
• Se la situazione soddisfa noi e voi, potete tranquillamente portare il cane a casa, anche il giorno stesso!
• viene firmato un affidamento provvisorio, con il quale l’adottante si assume la responsabilità del cane, ma non ne è ancora proprietario. Dopo una quindicina di giorni l’adottante viene contattato da un volontario che si recherà, d’accordo con l’adottante stesso, ad effettuare il post affido, ovvero un controllo sulla situazione generale. In caso di esito positivo, vengono predisposti i documenti per il passaggio di proprietà finale all'adottante. In caso negativo il volontario ha la facoltà di concedere un ulteriore periodo di prova, o in casi di estrema gravità, di riprendere il cane.
Alcune precisazioni:
- i cuccioli sino all’anno di età compiuto vengono dati solo se si garantisce che vivano in famiglia. Questo significa, a chiare lettere, in casa! Non in garage, non solo in giardino, non in una cuccia esterna, in casa!
- Il cane che affidiamo non dovrà mai essere legato a corda fissa, catena, o qualsivoglia strumento di costrizione, né abbandonato a far la guardia a capannoni o simili.